IRAQ: 12 GIUSTIZIATI PER ‘TERRORISMO’
17 novembre 2013: le autorità irachene hanno giustiziato 12 prigionieri per "terrorismo", sfidando la condanna internazionale per l’uso da parte di Baghdad della pena di morte.
Queste ultime esecuzioni portano ad almeno 144 il numero totale delle persone messe a morte in Iraq dall’inizio dell’anno, mentre erano state 129 in tutto il 2012, in base ad un conteggio tenuto dall'agenzia Afp sulla base di informazioni rilasciate dal Ministero della Giustizia e da funzionari.
"Ieri (17 novembre), abbiamo giustiziato 12 detenuti," ha detto alla AFP un alto funzionario del Ministero della Giustizia, parlando dietro anonimato. "Erano tutti cittadini iracheni accusati di terrorismo." Il funzionario non ha fornito ulteriori dettagli sugli uomini giustiziati o sui crimini per i quali erano stati condannati.
Le esecuzioni in Iraq, di solito effettuate mediante impiccagione, quest'anno sono aumentate, nonostante le persistenti critiche internazionali e gli inviti affinché Baghdad introduca una moratoria sulla pena capitale.
In una dichiarazione rilasciata il mese scorso in occasione della Giornata Mondiale contro la pena di morte, il Ministero della Giustizia ha reso noto di aver giustiziato 42 detenuti in una sola settimana.
Le esecuzioni hanno provocato una dura condanna da parte dell'Unione europea, delle Nazioni Unite e di gruppi per i diritti umani.
Navi Pillay, capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato quest'anno che il sistema giudiziario penale iracheno "non funziona adeguatamente". Ha evidenziato "le numerose condanne sulla base di confessioni ottenute mediante tortura e maltrattamenti, un sistema giudiziario debole e procedimenti giudiziari che non soddisfano gli standard internazionali". (Fonti: Agence France Presse, 19/11/2013)
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