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Il leader nordcoreano Kim Jong-Un |
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COREA DEL NORD: 80 PERSONE FUCILATE DAL REGIME
11 novembre 2013: ottanta persone sono state giustiziate in pubblico nei primi giorni di novembre in Corea del Nord, in sette distinte località.
I capi d’imputazione: in qualche caso aver guardato video della televisione sudcoreana; in altri diffusione di materiale pornografico; prostituzione; anche il possesso di una Bibbia.
La notizia è stata diffusa dal Joong Ang Ilbo, un giornale conservatore di Seul. Il quotidiano cita informazioni raccolte tra i fuggiaschi nordcoreani.
Secondo queste voci l’esecuzione degli ottanta condannati è avvenuta in pubblico: nella città orientale di Wonsan, nella provincia di Kangwon, le autorità hanno radunato 10 mila spettatori, inclusi bambini, allo stadio Shinpoong, per la fucilazione di un gruppo di otto uomini e donne, avvenuta a raffiche di mitragliatrice azionate da soldati.
Parenti e amici dei giustiziati sarebbero stati inviati in campi di prigionia, un metodo che la Corea del Nord utilizza spesso per dissuadere chiunque dal violare la legge.
"Le notizie sulle esecuzioni pubbliche in tutto il Paese avranno un effetto raggelante sul resto della popolazione", ha detto Daniel Pinkston, analista sulla Corea del Nord dell'International Crisis Group a Seoul. "Tutto ciò che queste persone vogliono è sopravvivere insieme alle proprie famiglie. Gli incentivi per non infrangere la legge sono molto chiari adesso." (Fonti: telegraph.co.uk, Corriere della Sera, 11/11/2013)
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