TURCHIA: ERDOGAN, PENA DI MORTE NON SARÀ REINTRODOTTA
31 marzo 2011: la reintroduzione della pena di morte in Turchia "non è in alcun modo sull'agenda del governo" ha chiarito il premier Recep Tayyip Erdogan, mentre nel Paese la brutale uccisione di tre bambini ha rilanciato il dibattito sulla pena capitale.
Il capo dell'esecutivo di Ankara, riferisce il quotidiano Zaman, è intervenuto ieri sera sulla questione, tornata alla ribalta del dibattito politico dopo il ritrovamento a Kayseri, nel fine settimana, dei corpi di tre bambini scomparsi nel 2009.
Il Partito della Grande Unità, di orientamento nazionalista, ha avviato una campagna di raccolta di firme per la reintroduzione della pena di morte in caso di crimini particolarmente efferati.
La vicenda dei tre bambini ha destato particolare commozione e sdegno nel Paese: erano scomparsi nel 2009, mentre stavano passando di casa in casa per la tradizionale raccolta di dolci in occasione dell'Eid al-Fitr, la festa di fine Ramadan. Nei giorni scorsi il principale sospettato per il triplice omicidio ha confessato ed è stato portato in prigione. L'uomo ha rivelato di aver anche violentato uno dei ragazzini e ha indicato il luogo dove trovare i corpi.
E' comprensibile che la rabbia porti a discutere della pena di morte, ha detto Erdogan, ma il governo non prende in alcun modo in considerazione la prospettiva di re-introdurre la pena di morte. Una rassicurazione che appare indirizzata soprattutto all'Ue: la pena capitale, infatti, è stata abolita in Turchia nel 2002, come passo necessario verso l'adesione all'Unione europea. (Fonti: TMNews, 31/03/2011)
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