BANGLADESH. VENTIDUE CONDANNE CAPITALI PER TERRORISMO
28 febbraio 2006: 22 persone sono state condannate a morte in Bangladesh in due casi distinti.
I primi 21 imputati sono stati riconosciuti responsabili dal tribunale speciale distrettuale di Jhenidah di sei attentati esplosivi, avvenuti il 17 agosto 2005 nello stesso distretto.
Quello stesso giorno furono circa 500 le esplosioni nel Paese, tutte avvenute nell’arco di un’ora.
Negli attentati di Jhenidah non ci furono morti, ma in altre zone del Bangladesh tre persone persero la vita e altre 100 restarono ferite.
I 21 condannati apparterrebbero al gruppo estremista islamico Jamaat-ul Mujahideen Bangladesh (JMB), dichiarato illegale dalle autorità. Si tratta dei primi verdetti emessi nel Paese in relazione agli attentati dello scorso agosto, avvenuti in 63 dei 64 distretti in cui è suddiviso il Bangladesh.
Tre dei 21 imputati sono stati condannati in contumacia.
Nel secondo caso, un tribunale di Sylhet ha condannato a morte un uomo per un attentato esplosivo che provocò il ferimento di un giudice.
Anche quest’imputato apparterrebbe al JMB.
In precedenza, sempre nel mese di febbraio, i capi dell’organizzazione estremistica, Shaykh Abdur Rahman e Siddiqul Islam, alias Bangla Bhai, sono stati condannati in contumacia a 40 anni di carcere per gli omicidi di due giudici, avvenuti lo scorso novembre con un attentato esplosivo. (Fonti: BBC News, 28/02/2006)
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