INDONESIA: PAKISTANO GIUSTIZIATO PER TRAFFICO DI DROGA
17 novembre 2013: un cittadino pakistano è stato fucilato la mattina presto in un cimitero di Tangerang Sud, nella provincia indonesiana di Banten, dopo essere stato riconosciuto colpevole di traffico di droga. Si tratta della quinta esecuzione praticata dalle autorità indonesiane da quando il governo ha annunciato una ripresa delle fucilazioni dei condannati a morte.
Muhammad Abdul Hafeez, 44 anni, è stato messo a morte dai membri della Brigata Mobile della Polizia Nazionale ( Brimob) 17 minuti dopo la mezzanotte, ha detto Setia Untung Arimuladi, portavoce per gli affari legali dell'Ufficio del Procuratore Generale. Hafeez era stato condannato a morte nel 2001 per aver tentato di introdurre più di un chilogrammo di eroina in Indonesia proveniente da Peshwar, in Pakistan.
Diversi tentativi di Hafeez di impugnare il verdetto sono stati respinti, ha aggiunto Setia.
"Il detenuto si è avvalso del suo diritto di chiedere sia la clemenza che la revisione del caso," ha detto, tuttavia “entrambi non sono stati concessi."
Un religioso e un team di medici hanno assistito all'esecuzione, ha precisato Setia.
L’Indonesia nello scorso mese di marzo ha effettuato la prima esecuzione da quattro anni a questa parte, giustiziando un cittadino malawiano per traffico di droga. Nei mesi successivi altre quattro persone sono state fucilate.
L'Ufficio del Procuratore Generale prevede quest'anno di giustiziare 12 persone, una decisione che ha suscitato le critiche degli attivisti per i diritti umani e contrasta con le affermazioni del presidente Susilo Bambang Yudhoyono, che ha espresso la volontà di ammorbidire alcune delle più severe leggi del Paese.
In Indonesia i condannati a morte finiscono davanti ad un plotone di esecuzione. Generalmente sono informati della loro morte imminente 72 ore prima dell'esecuzione, che viene effettuata di notte, in località remote. (Fonti: thejakartaglobe.com, 18/11/2013)
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