CINA: CONDANNA A MORTE SOSPESA PER ALTO FUNZIONARIO DELLO XINJIANG
23 aprile 2025: Li Pengxin, ex alto funzionario della Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang, è stato condannato a morte con due anni di sospensione della pena per aver accettato tangenti per un totale di oltre 822 milioni di yuan (112 milioni di dollari), secondo un verdetto emesso il 22 aprile 2025. Il verdetto, che è stato emesso dal Tribunale Intermedio del Popolo di Baoji, nella provincia dello Shaanxi, stabilisce che, dopo i due anni di sospensione della pena, la condanna a morte di Li, ex vicesegretario del Comitato Regionale Autonomo Uiguro dello Xinjiang del Partito Comunista Cinese, potrà essere commutata in ergastolo senza possibilità di ulteriore commutazione della pena o libertà condizionata. Li, 65 anni, è originario della provincia dello Shanxi. Iniziò la sua carriera nel 1977 ed entrò a far parte del Partito nel 1984. Dal 1999 al 2023, Li ricoprì una serie di incarichi dirigenziali, tra cui quello di capo della Commissione per gli Affari Politici e Legali del Comitato Provinciale del Qinghai del PCC, di capo del Dipartimento Organizzativo del Comitato del PCC nella Regione Autonoma della Mongolia Interna e di vicesegretario del Comitato del PCC dello Xinjiang. Il verdetto afferma che, attraverso un'indagine, si è scoperto che Li stava utilizzando i suoi vari incarichi per aiutare organizzazioni e individui in settori come l'esplorazione mineraria, operazioni commerciali e nomine ufficiali. Li, direttamente o tramite altri, ha accettato illegalmente beni per un valore di oltre 822 milioni di yuan da queste organizzazioni e individui. A giugno è stato espulso dal Partito e rimosso da qualsiasi incarico pubblico per aver gravemente violato la disciplina e le regole del Partito. (Fonte: China Daily, 23/04/2025)
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