IRAQ: DETENUTI SAUDITI TORTURATI E GIUSTIZIATI
14 luglio 2013: detenuti sauditi nelle carceri irachene vengono torturati e giustiziati senza alcuna accusa specifica, sostengono le loro famiglie.
Il padre di Mazen Muhammad Nashi Messawi sostiene che suo figlio ha subito abusi ed è stato giustiziato nel 2009 senza essere imputato. Ha detto che la maggior parte dei sauditi in Iraq è detenuta sulla base di accuse inconsistenti di essere entrati illegalmente nel Paese. Il corpo di Messawi è stato trasferito in Arabia Saudita solo 10 mesi fa.
Secondo fonti irachene impegnate nei diritti umani, i detenuti sauditi vengono abusati e torturati dalle guardie della sicurezza. Detenuti della milizia sciita e il personale del carcere di Cropper avrebbero picchiato nove detenuti sauditi, riferiscono le fonti. In seguito, l'amministrazione del carcere è intervenuta mettendoli in isolamento.
Un certo numero di sauditi sono morti durante la detenzione. Tra questi c’è Saad Al-Musbeh, deceduto nel 2006, il cui corpo è scomparso.
Nel 2007, Faisal Al-Ahmar è morto nel carcere di Susa. Un altro decesso citato dai media è stato quello di Hani Mohammed Abdulla Al-Ghamdi, 30 anni, per cause sconosciute.
Gli avvocati non vorrebbero divulgare informazioni sui detenuti sauditi per motivi egoistici, sostiene l'avvocato Abdulrahman Al-Jurais, a capo di un comitato che rappresenta i detenuti sauditi nelle carceri irachene.
Ci sono 67 detenuti sauditi in Iraq, dei quali 54 rientrano in un accordo di scambio di prigionieri tra i due Paesi. Cinque di loro - Abdullah Azzam Al-Qahtani, Shadi Al-Saaidi, Bader Awfan Al-Shammari, Ali Hasan Al-Shahri e Mahmoud Siadat Al-Shanqiti – si trovano nel braccio della morte. Al contrario, quattro prigionieri iracheni sono stati condannati a morte in Arabia Saudita. (Fonti: Arab News 14/07/2013)
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