AFGHANISTAN: CONFERMATE CINQUE CONDANNE CAPITALI
15 settembre 2014: una corte d'appello afghana ha condannato cinque uomini a morte per rapina a mano armata e violenza sessuale in relazione ad una aggressione contro una famiglia afghana che tornava a casa da un matrimonio, appena fuori Kabul.
Il collegio di tre giudici, guidati dal giudice Sediqullah Haqiqqi, ha inoltre annullato le condanne a morte di altri due imputati, le cui sentenze sono state ridotte a 20 anni di carcere per crimini non collegati al caso. Un tribunale di grado inferiore all'inizio di questo mese aveva condannato i sette uomini a morte.
I condannati a morte sono Azizullah, Nazar Mohammad, Qaisullah, Samiullah e Habibullah.
Safiullah e Jamil sono stati invece condannati a 20 anni di carcere.
I procuratori hanno detto che un gruppo di otto uomini, alcuni in uniforme della polizia, hanno fermato l’auto della famiglia lo scorso mese e violentato quattro donne - una delle quali incinta - in una zona vicina alla capitale nota come Paghman. I membri della famiglia - donne, uomini e bambini - sono stati picchiati e gli oggetti di valore sono stati rubati dagli aggressori.
Tre degli otto implicati nell’attacco restano latitanti.
Il caso ha provocato manifestazioni di piazza a sostegno delle vittime, e il presidente Hamid Karzai ha chiesto l'esecuzione dei responsabili. Il processo di primo grado è durato solo due ore.
Haqiqqi, giudice della corte d'appello, ha detto di aspettarsi che il caso sarà oggetto di ricorso davanti alla Corte Suprema. (Fonti: Ap, 15/09/2014)
|