CINA: TRE UIGURI CONDANNATI A MORTE
12 settembre 2014: tre persone sono state condannate a morte e una all’ergastolo in Cina per un accoltellamento di massa che ha provocato la morte di 31 persone, ha riportato la televisione di stato cinese, un attacco che le autorità imputano ai separatisti uiguri dello Xinjiang.
Le condanne sono state emesse dal Tribunale Intermedio del Popolo di Kunming, nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, ha reso noto l’emittente di stato China Central Television (CCTV).
L’aggressione del 1° marzo nella stazione ferroviaria di Kunming ha visto più di 140 feriti ed è stata definita dai media come l”’11 Settembre della Cina”.
I condannati, i cui nomi indicano un’appartenenza alla minoranza uigura, erano stati accusati di reati tra cui "formazione di un gruppo terroristico" che ha progettato e realizzato l'attacco, è scritto sul microblog del Tribunale.
Quattro guardie armate con elmetti e abiti scuri sono state posizionate all'interno del tribunale di fronte agli imputati, ha mostrato la CCTV.
Gli accusati - tre uomini con la testa rasata e una donna - indossavano abiti della prigione. Ognuno di loro aveva un posto separato, con due agenti di polizia seduti dietro.
Più di 300 persone erano presenti in aula, ha riportato la Xinhua, tra cui alcune vittime e i loro parenti.
Pechino ha accusato per l’attacco i "separatisti" dello Xinjiang, provincia in cui almeno 200 persone sono morte in attentati e scontri tra locali e forze di sicurezza nel corso dell'ultimo anno.
L’aggressione del Kunming costituisce il più grave atto di violenza di sempre contro civili al di fuori dello Xinjiang. (Fonti: AAP, 12/09/2014)
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