ARABIA SAUDITA: TRE PERSONE DECAPITATE IN DUE GIORNI
10 settembre 2014: le autorità saudite hanno decapitato tre persone negli ultimi due giorni.
Un connazionale è stato giustiziato per omicidio il 10 settembre, ha detto il Ministero degli Interni, un giorno dopo un appello delle Nazioni Unite per una moratoria immediata sull’uso della pena di morte.
Hussein Daghriri è stato giustiziato nella Provincia sud-occidentale di Jizan dopo essere stato condannato a morte per aver ucciso a coltellate un membro della sua tribù, Nayef Daghriri, durante una lite.
La sua decapitazione ha portato a 49 il numero delle esecuzioni effettuate nel Regno quest'anno, secondo un conteggio tenuto dall'Agenzia France Presse.
Questa ennesima esecuzione è avvenuta dopo che gli esperti indipendenti delle Nazioni Unite, il 9 settembre, hanno invitato l'Arabia Saudita ad attuare una moratoria immediata.
"Nonostante i numerosi inviti da parte di organismi per i diritti umani, l'Arabia Saudita continua a decapitare le persone con una regolarità spaventosa e in flagrante violazione delle norme di diritto internazionale", ha dichiarato Christof Heyns, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie. "I processi sono a detta di tutti gravemente iniqui. Agli imputati spesso non è concesso di avere un avvocato e condanne a morte sono comminate a seguito di confessioni ottenute sotto tortura."
Il 9 settembre l'Arabia Saudita ha decapitato un pakistano condannato per traffico di droga e un saudita per omicidio, ha annunciato il Ministero degli Interni in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa statale SPA.
Il saudita Bandar Khalaf al Enzi, giustiziato nella regione di Hail, era stato riconosciuto colpevole di aver strangolato un uomo durante una lite.
Il pakistano Kamran Ghulam Abbas è stato giustiziato a Khubar, nella provincia orientale, per contrabbando di una "grande quantità di eroina", ha detto il ministero in un comunicato a parte. (Fonti: AFP, 09/09/2014)
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