IRAN. CONTRARIO A PENA MORTE, GIORNALISTA CONDANNATO A 3 ANNI DI CARCERE
31 luglio 2007: il noto intellettuale, scrittore e giornalista Emadeddin Baghi, è stato condannato in Iran a tre anni di carcere con la condizionale, con l’accusa di aver "incitato l'opinione pubblica alla ribellione contro lo Stato". Una delle prove a suo carico è una intervista nella quale Baghi critica la condanna a morte di alcuni iraniani di etnia araba.
Insieme a lui, sono state condannate rispettivamente a tre e cinque anni di carcere, sempre con la condizionale, anche sua moglie e sua figlia. Giornaliste anche loro, sono accusate di "collaborazione con il nemico" per aver partecipato a un seminario sui diritti umani organizzato da una fondazione americana a Dubai. Direttore dell'Associazione per la difesa dei diritti dei detenuti, Baghi era già stato condannato nel 2000 a tre anni di carcere, due dei quali condonati, per la pubblicazione di un articolo in cui si esprimeva contro la pena di morte. (Fonti: Aki, 31/07/2007)
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