INDIA. GIUNGONO A DIECI LE CONDANNE CAPITALI PER ATTENTATI MUMBAI
24 luglio 2007: un tribunale anti-terrorismo indiano ha emesso tre condanne a morte nei confronti di altrettanti militanti musulmani, in relazione agli attentati esplosivi avvenuti a Mumbai nel 1993, che provocarono la morte di 257 persone. Giungono così a 10 le persone condannate a morte dai tribunali indiani per quegli attentati.
In quest’ultimo processo, Zakir Hussain, Abdul Akhtar Khan e Firoz Akram Amani Malik sono stati riconosciuti colpevoli di aver lanciato granate contro alcune abitazioni di pescatori, uccidendo tre persone.
Per la polizia, la serie di 13 esplosioni fu ordinata dal gangster musulmano Dawood Ibrahim, per vendicare la distruzione di un’antica moschea da parte di estremisti Hindu, avvenuta nel 1992.
In relazione agli attentatati, il tribunale anti-terrorismo ha finora riconosciuto colpevoli 100 persone, emettendo 10 condanne capitali e 17 ergastoli, in maggioranza per cospirazione, preparazione di esplosivi e posizionamento di auto e moto imbottiti di esplosivo in corrispondenza di mercati e cinema. (Fonti: Reuters, 24/07/2007)
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