ITALIA. ART. 21, MEDIA IGNORANO CONDANNA A MORTE GIORNALISTI CURDI IN IRAN
26 luglio 2007: "Sono sconcertato dall'assoluto disinteresse mostrato dai direttori di giornali e telegiornali italiani nei confronti degli accorati appelli che vengono dalla madre di Adnan Hosseinpour e dalla moglie di Hiwa Boutimar, i due giornalisti curdi condannati a morte la scorsa settimana da un Tribunale della Rivoluzione iraniano".
Lo dichiara l'onorevole Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo21.
L'appello per la salvezza dei due giornalisti, che sono accusati di soli reati di opinione e appartengono al Partito Democratico Curdo, membro dell'Internazionale Socialista, e' stato rilanciato in Italia dall'associazione Information Safety and Freedom (isf) e raccolto da Articolo21 e da Nessuno tocchi Caino.
"La sostanziale censura imposta dai media italiani alla vicenda dei due giornalisti curdo-iraniani, prosegue Giulietti, contrasta sia con l'iniziativa assunta dal Governo per ottenere la moratoria universale sulla pena di morte sia con le iniziative parlamentari in vista delle celebrazioni del 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo".
"Un disinteresse - prosegue - che induce l'atroce sospetto che questi due condannati a morte, essendo iraniani, curdi, laici e addirittura socialisti, non rientrino nello schema dominante dello scontro di civilta' risultando alla fine scomodi per tutti. Articolo21 annuncia la propria mobilitazione per la salvezza di queste due vite e per la difesa dei diritti umani ovunque e dovunque - conclude Giulietti - assieme a Isf, Nessuno tocchi Caino, a sostegno dello sciopero della fame di 72 ore preannunciato dalle associazioni curde in Iran". (Fonti: Adnkronos, 26/07/2007)
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