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Il ministro della Giustizia Patrick Chinamasa |
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ZIMBABWE: IL GOVERNO SI ATTIVERÀ PER LE COMMUTAZIONI IN ERGASTOLO
13 febbraio 2013: la nomina di un nuovo boia in Zimbabwe non significa che i 74 uomini e due donne rinchiusi nel braccio della morte saranno presto giustiziati, al contrario il governo si attiverà affinché le condanne siano commutate in ergastolo, ha detto il Ministro della Giustizia.
Lo Zimbabwe ha assegnato il posto di boia lo scorso anno, ha recentemente reso noto il capo della polizia penitenziaria, dopo aver faticato per trovare un sostituto dal 2005, nonostante i ripetuti annunci sulla stampa locale.
I gruppi per i diritti umani temono che la nomina potrebbe portare alla ripresa delle esecuzioni nello stato dell'Africa meridionale. L’ultima esecuzione nello Zimbabwe è stata effettuata per impiccagione nel 2003.
"Per quanto riguarda i 76 detenuti rinchiusi nel braccio della morte, in nessun modo posso, come Ministro della Giustizia, raccomandare la loro esecuzione" ha detto il ministro della Giustizia Patrick Chinamasa al quotidiano statale Herald.
Il governo discuterà il caso di ciascun prigioniero e formulerà raccomandazioni al presidente Robert Mugabe che ha il potere di modificare la condanna a morte in ergastolo, ha aggiunto.
Lo Zimbabwe dovrebbe adottare una nuova costituzione quest'anno, limitando la pena di morte solo agli uomini di età compresa tra 21 e 70 anni. Sarà inoltre presa in considerazione solo in caso di "omicidio aggravato", nei casi più brutali. (Fonti: Reuters, 13/02/2013)
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