PAKISTAN: AUTORITA’ INDAGANO SU SORTE DONNE CONDANNATE IN UN VILLAGGIO
6 giugno 2012: non è ancora chiara la sorte delle quattro donne e due uomini condannati a morte in Pakistan da un tribunale tribale con l’accusa di aver cantato e ballato insieme ad un matrimonio. La Corte Suprema del Pakistan ha ordinato a funzionari di polizia e del governo di recarsi in un lontano villaggio di montagna per appurare se le quattro donne siano state o meno giustiziate. Immagini del matrimonio, riprese con un telefono cellulare, sono apparse di recente su diversi canali televisivi.
Un fratello degli uomini ripresi mentre ballavano ha detto ai giornalisti che un consiglio tribale del villaggio settentrionale di Gizar Alitray ha ordinato le uccisioni perché le donne avrebbero violato il codice d’onore. "Dico questo sotto giuramento, lo giuro, le ragazze sono state uccise su ordine del tribunale tribale. Sono state uccise il 30 maggio. Temo per la mia vita, per i miei fratelli", ha detto Afzal Khan ai giornalisti, all’esterno della Corte Suprema. I funzionari del governo, dal ministro degli Interni Rehman Malik agli ufficiali di polizia e amministratori regionali, hanno detto di non avere notizie di eventuali uccisioni nel villaggio di Gizar Alitray. Tuttavia i funzionari locali non sono stati finora in grado di fornire prove che le donne siano ancora vive. "Finora, secondo le nostre informazioni, niente di simile è accaduto", ha detto il Ministro degli Interni ai giornalisti. "In ogni modo, se le donne sono vive, che siano mostrate in pubblico", ha aggiunto. Il video mostra due ragazzi che danzano mentre quattro donne, sedute, cantano e battono le mani. Nessuna immagine riprende insieme gli uomini e le donne, aumentando la possibilità che il video possa essere stato manipolato. La Corte Suprema ha detto ai funzionari che ritengono le donne ancora vive, di recarsi nel villaggio, in elicottero se necessario, e trovarle. I funzionari hanno tentato di raggiungere Gizar Alitray, ma il maltempo li ha costretti ad atterrare in un altro villaggio. "Il nostro elicottero è bloccato qui. Cercheremo di tornarci domani mattina", uno dei funzionari, Khalid Umarzai, ha detto alla Reuters per telefono. (Fonti: Reuters, 06/06/2012)
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