KUWAIT: EMIRO RESPINGE DDL ANTI-BLASFEMIA
6 giugno 2012: l’Emiro del Kuwait, lo sceicco Sabah al-Ahmad Al-Sabah, si è rifiutato di firmare un disegno di legge approvato dal parlamento che prevede la pena di morte per i principali “reati” di blasfemia, rendono noto fonti dell’assemblea.
Dopo il rifiuto dell’Emiro, il Governo ha rispedito il progetto di legge al Parlamento, aggiungono le fonti.
L'Emiro ha il potere di respingere i ddl approvati dal parlamento eletto, tuttavia l'assemblea può superare il rifiuto approvando nuovamente il ddl con una maggioranza di due terzi dei 49 deputati e 16 ministri.
La nuova misura, approvata dal parlamento il mese scorso, prevede che i mussulmani che offendono Dio, il Corano, tutti i profeti e le mogli di Maometto vengano puniti con la morte o l’ergastolo.
Il ddl ha introdotto due nuovi articoli nel codice penale kuwaitiano appositamente per inasprire le pene per questo tipo di reati.
Sempre secondo il ddl, in caso di blasfemia i non-mussulmani saranno puniti con la detenzione non inferiore a 10 anni.
Agli imputati che si pentono in tribunale sarà risparmiata la pena di morte, ma dovranno passare in carcere cinque anni e pagare una multa di 36.000 dollari, o una delle due, mentre il pentimento da parte di recidivi non è accettabile. (Fonti: AFP, 06/06/2012)
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