ZIMBABWE: ATTIVISTI CRITICANO GOVERNO SU PENA DI MORTE
2 giugno 2012: gli attivisti per i diritti umani dello Zimbabwe hanno criticato il proprio governo per mancanza di sincerità e volontà politica nel migliorare la situazione dei diritti umani nel Paese, essendo evidente che il nuovo progetto di Costituzione manterrà probabilmente la pena di morte, nonostante le precedenti promesse di abolizione.
Gli attivisti hanno detto che se la pratica verrà mantenuta nella nuova Costituzione, il Paese perderà l'occasione di migliorare sensibilmente la propria situazione dei diritti umani e di allinearsi con il trend mondiale verso l'abolizione della pena di morte.
Per il direttore esecutivo di Amnesty International (AI) Zimbabwe, Cousin Zilala, è scioccante che la bozza abbia conservato la pena capitale nonostante le osservazioni presentate alla Commissione Scelta per la Costituzione (COPAC), agli incontri e workshop con alti funzionari
dello Zimbabwe African National Union – Patriotic Front (ZANU-PF) e delle due formazioni del Movement for Democratic Change.
Il ministro della Difesa e segretario per gli Affari Legali del Zanu-PF, Emmerson Mnangagwa, che sopravvisse ad una condanna a morte durante la guerra di liberazione perché minorenne, è tra gli alti funzionari che si sono pubblicamente schierati contro la pena capitale.
Zilala ha detto che Morgan Komichi, vice-presidente del MDC-T, e David Coltart, segretario per gli affari legali del MDC, sono tra quelli che hanno espresso sostegno all’abolizione della pena di morte.
La Costituzione attuale prevede la condanna a morte per tre reati, che sono il tradimento, omicidio e ammutinamento, mentre la proposta di nuova Costituzione restringe la pena di morte all’"omicidio aggravato".
Tuttavia Zilala ha detto che i cambiamenti costituiscono solo un cosmetico e resta il fatto che lo Zimbabwe rimarrebbe nella minoranza di meno di un terzo dei paesi del mondo che mantengono la pratica.
"Non c'è scusa per mantenere la pena di morte, che è stata uno dei più odiati strumenti applicati dal governo di minoranza bianca contro i combattenti per la libertà che sono stati etichettati come terroristi e giustiziati", ha aggiunto.
Zilala ha dichiarato che AI ha scritto recentemente ai principali membri del GPA, al presidente Mugabe, al Primo Ministro Morgan Tsvangirai e al presidente di MDC, Welshman Ncube, chiedendo loro di intervenire affinché la pena capitale sia esclusa dalla nuova Costituzione.
Ma il co-presidente del COPAC, Munyaradzi Paul Mangwana, ha detto che oltre il 60% delle persone che hanno partecipato ai programmi di divulgazione costituzionali, per "ragioni giuste o sbagliate" hanno sostenuto la pena di morte.
"La pena di morte per i casi di omicidio aggravato è stata mantenuta in conformità con i desideri del popolo. Nessuno ha il mandato per cambiare questo", ha detto Mangwana.
Edson Chiota, capo esecutivo dell’Associazione dello Zimbabwe per la Prevenzione del Crimine e la Riabilitazione del Reo (Zacro), ha sostenuto che le circa 560.000 persone che hanno partecipato ai programmi di divulgazione non dovrebbero determinare il diritto di togliere la vita.
"I programmi di sensibilizzazione sono stati predeterminati e svolti con persone istruite su cosa dire", ha detto Chiota.
"Raccoglieremo oltre un milione di firme su una petizione per l'abolizione o, in alternativa, daremo battaglia nei tribunali", ha aggiunto.
Si stima che attualmente siano 55 le persone nel braccio della morte.
L'ultima esecuzione conosciuta in Zimbabwe risale al 2004, mentre 78 prigionieri sono stati impiccati dal 1980. (Fonti: allafrica.com, 02/06/2012)
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