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Il presidente Rodrigo Duterte |
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FILIPPINE: NEL DDL RIDOTTO IL NUMERO DEI REATI CAPITALI
13 febbraio 2017: i legislatori delle Filippine hanno deciso di ammorbidire il controverso disegno di legge sulla pena di morte, riducendo drasticamente da 21 a 5 il numero di crimini punibili con l’esecuzione capitale.
Il presidente della Camera Pantaleon Alvarez ha ammesso l’accordo sulla riduzione per contrastare la crescente opposizione al disegno di legge, che il presidente Rodrigo "Rody" Duterte ha fortemente appoggiato per aiutare il contrasto alle droghe illegali, alla criminalità dilagante e alla corruzione.
"Provvederemo a rimuovere alcuni reati. I reati non saranno più 21", ha detto Alvarez a seguito di un incontro della “super-maggioranza" alla Camera dei Rappresentanti.
Ha aggiunto che tra i cinque crimini da mantenere ci sono le droghe illegali, rapimenti a scopo di riscatto, omicidio e stupro.
Tra i 21 reati inizialmente oggetto del disegno di legge c’erano tradimento, corruzione, pirateria, rapina, incendio doloso e possesso di marijuana.
Alcuni membri della maggioranza hanno protestato alla Camera quando Alvarez ha annunciato l'esclusione del saccheggio dal disegno di legge, in base alla tesi secondo cui i crimini che non provocano la morte di una persona non dovrebbero essere puniti con la morte.
Secondo alcuni deputati, il saccheggio dovrebbe essere considerato un crimine odioso, perché "toglie ai poveri soldi per l'istruzione, la sanità e altri servizi di base."
A causa della crescente opposizione, Alvarez ha avvertito che i membri della “super-maggioranza” che si rifiuteranno di sostenere il disegno di legge saranno rimossi dalle loro posizioni di vicepresidenti o presidenti di commissione. (Fonti: gulftoday.ae, 13/02/2017)
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