IRAN: IMPICCATI OTTO PRIGIONIERI, INCLUSI DUE MINORI
3 febbraio 2017: otto prigionieri, inclusi due minorenni, sono stati impiccati in Iran negli ultimi giorni, ha riportato l’agenzia Iran Human Rights.
Un giovane è stato impiccato il 15 gennaio nel carcere Shahab di Kerman per un omicidio commesso a 16 anni. Si tratta di Arman Bahr Asemani, nato il 10 febbraio 1997 e riconosciuto colpevole nel novembre 2012 dell’omicidio di suo cugino, ha riportato Iran Human Rights.
"Bahr Asemani, che è stato impiccato a 20 anni, era stato condannato anche a 20 frustate per consumo di alcolici. Il suo avvocato aveva inutilmente sostenuto che il giovane non potesse essere accusato di omicidio di primo grado, in quanto ubriaco al momento del crimine”, ha detto una fonte a Iran Human Rights.
Il 18 gennaio, un prigioniero è stato impiccato in carcere a Tabriz per un omicidio che avrebbe commesso a 15 anni.
Lo ha riportato la HRANA, aggiungendo che Hassan Hassanzadeh è stato in carcere due anni e mezzo prima di essere impiccato, all’età di 18 anni.
Due prigionieri sono stati impiccati il 28 gennaio per droga nel carcere Lakan di Rasht.
L’agenzia di stampa statale IRIB ha identificato i giustiziati come "R.Z.", 26 anni, e "M.A.", 39 anni.
R.Z. era stato condannato a morte per il traffico di 1 kg di metanfetamine tipo crystal, mentre M.A era stato riconosciuto colpevole dell’acquisto e vendita di 3kg di eroina.
Il 29 gennaio, quattro prigionieri sono stati impiccati in pubblico a Mashhad e Bandar Abbas.
I primi due, di 22 e 26 anni, sono stati giustiziati a Bandar Abbas dopo essere stati riconosciuti colpevoli di stupri, sequestro e aggressione, ha riportato l’agenzia IRIB.
L’agenzia Mizan, legata alla magistratura, ha riportato l’impiccagione in pubblico di due prigionieri a Mashhad. Erano stati condannati per Moharebeh (guerra contro Dio), avendo commesso nel 2014 una rapina nel corso della quale avevano sparato causando feriti. (Fonti: Iran Human Rights, 29/01/2017; 01/02/2017)
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