IRAN: COMMUTATE CONDANNE CAPITALI DI SEI MINORI
9 febbraio 2017: l'Iran ha commutato le condanne a morte di sei minorenni, dopo le critiche ricevute dall’Onu per le esecuzioni a "un ritmo senza precedenti" di prigionieri che avevano commesso il crimine da minorenni.
I pubblici ministeri avevano chiesto alla magistratura di riconsiderare 10 casi, ha detto il procuratore capo di Teheran, Abbas Jafari Dolatabadi, riportato dal giornale Shahrvand.
"Sei richieste sono state accettate e le relative condanne a morte commutate", ha detto.
Le convenzioni internazionali vietano la pena di morte per reati commessi da minori, tuttavia la legge iraniana consente esecuzioni di questi detenuti una volta raggiunta l’età di 18 anni.
La legge iraniana permette anche la commutazione di condanne a morte in risarcimento alle famiglie delle vittime qualora sia accertato che i giovani rei non abbiano capito appieno la gravità delle loro azioni.
Lo Shahrvand non ha specificato cosa la magistratura abbia deciso negli altri quattro casi.
La scorsa settimana, esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno rivolto un appello all'Iran per annullare l’incombente esecuzione di Hamid Ahmadi, che aveva 17 anni quando fu condannato a morte nel 2009 per aver accoltellato a morte un giovane durante una lite.
Hanno aggiunto che il mese scorso sono intervenuti per fermare l'esecuzione di un altro minorenne, e di aver appreso troppo tardi che altri due minori erano stati impiccati il 15 e 18 gennaio. (Fonti: AFP, 09/02/2017)
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