GEORGIA (USA): ESECUZIONE DI TERRELL LUNGA E DOLOROSA
9 dicembre 2015: l’esecuzione di Brian Keith Terrell sembra sia durata circa un’ora, molto di più delle altre esecuzioni effettuate per iniezione letale. Lo si è appreso da un reportage dell’Atlanta Journal-Constitution.
Dei quattro giornalisti ammessi all’esecuzione, solo il rappresentante del quotidiano Newton Citizen è stato autorizzato a seguire le fasi iniziali della procedura, ed ha testimoniato che l’infermiera ha avuto problemi ad inserire l’ago per l’endovenosa nel braccio sinistro, e alla fine, dopo quasi un’ora di tentativi, lo ha inserito sul dorso della mano destra.
Terrell non ha voluto rilasciare una dichiarazione finale, ma ha accettato che il cappellano dicesse una preghiera. Al termine della preghiera, Terrell, che fino all’ultimo ha proclamato la propria innocenza, ha alzato la testa, e l’ha scossa diverse volte in direzione di una delle stanze dalle quali i testimoni assistono alle esecuzioni, quella dove c’era lo sceriffo Ezell Brown ed altri.
Terrell ha alzato la testa altre due volte dopo che il guardiano ha lasciato la camera della morte alle 12,29. Di solito i detenuti muoiono 1 o 2 minuti dopo che il guardiano lascia la stanza, perché subito dopo viene dato il via al flusso di farmaci letali. Nel caso di Terrell, la morte è stata dichiarata alle 12,52. Secondo i giornalisti presenti, Terrell ha sussultato diverse volte, con una espressione che ha dato ai presenti l’impressione che provasse dolore. (Fonti: rt.com, Associated Press, 09/12/2015)
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