CINA: DA OGGI IN VIGORE RIFORMA CODICE PENALE
1 maggio 2011: Entra oggi in vigore la riforma del Codice Penale cinese, che riduce da 68 a 55 i reati punibili con la pena di morte.
I 13 reati che non comportano più la condanna capitale sono di natura finanziaria e non-violenta, inclusa frode fiscale e attività fraudolenti attraverso documenti finanziari, oltre al traffico di reperti culturali e di animali rari.
La riforma costituisce l’ottavo emendamento al Codice Penale ed è stata sottoposta a partire dallo scorso agosto al Comitato Permanente del Congresso nazionale del Popolo. E’ stata discussa e approvata tre volte e da oggi comincia ad essere attuata.
Non potrà essere condannato a morte chi ha 75 anni o più al momento del processo, a meno che non sia riconosciuto colpevole di crimini di “eccezionale crudeltà”.
In passato le sole eccezioni riguardavano imputati con meno di 18 anni all’epoca del crimine e donne incinte al momento del processo.
La riforma ha l’obiettivo di “temperare la Giustizia con la clemenza” e “rappresentare l’umanità del Paese”, ha dichiarato al giornale China Daily Li Guifang, vice-capo della Commissione Difesa Penale dell’Associazione degli Avvocati cinesi.
E’ la prima volta - da quando nel 1979 il Codice Penale è entrato in vigore – che la Cina riduce il numero dei reati punibili con la morte, ha precisato l’avvocato.
La riforma introduce pene più severe, inclusa la condanna a morte, per chi produce cibo adulterato e pericoloso.
Nel caso in cui si provochi la morte o si arrechino gravi danni alla salute, i produttori di alimenti adulterati saranno incarcerati per almeno 10 anni, condannati all’ergastolo o perfino giustiziati.
Per quanto riguarda i responsabili dei controlli per la sicurezza alimentare, la riforma prevede dure sanzioni penali in caso di abusi o inadempienze. (Fonti: China Daily, 01/05/2011)
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