GIAPPONE: CONDANNATO A MORTE OMICIDA EX FUNZIONARI SANITA'
30 marzo 2010: E’ stato condannato a morte in Giappone il cosiddetto 'killer delle pensioni', l'uomo che aveva sparso il terrore nel Paese a fine 2008 dopo aver assalito a coltellate tre persone, uccidendone due, legate al ministero della Sanita'.
Il tribunale distrettuale di Saitama, periferia settentrionale di Tokyo, ha deciso di comminare in primo grado la pena capitale a Takeshi Koizumi, 48 anni, sottolineando che 'per l'imputato non c'e' alcuna possibilita' di riabilitazione'.
Durante il processo, Koizumi ha ammesso in via di principio le proprie responsabilita', dichiarandosi tuttavia non colpevole in virtu' del fatto di 'aver ucciso non esseri umani ma demoni con cuori malvagi'.
L'uomo, dopo aver ucciso a coltellate un ex viceministro della Sanita' (un ex burocrate e non un politico) assieme alla moglie, e aver ferito gravemente pure la moglie di un altro ex viceministro dello stesso dicastero, si era consegnato alla polizia volontariamente, affermando di essersi voluto vendicare della morte del proprio cagnolino, avvenuta ai tempi del liceo per colpa - a suo dire - di un centro medico legato al ministero della Sanita'.
Dopo i primi due omicidi, i media nipponici avevano soprannominato Koizumi il 'killer delle pensioni', nell'ipotesi - all'inizio tra le piu' accreditate - che la violenza fosse scaturita sulla scia dello scandalo delle pensioni, che aveva visto sparire nel nulla i contributi previdenziali di milioni di giapponesi. (Fonti: ANSA, 30/03/2010)
|