OHIO (USA): GIUSTIZIATO PRIGIONIERO CHE TENTO' IL SUICIDIO
16 marzo 2010: E’ stato giustiziato in Ohio mediante iniezione letale Lawrence Reynolds, il condannato a morte che la settima scorsa aveva cercato di suicidarsi ingerendo una grande quantita' di medicine nella sua cella.
L'uomo, 43 anni, condannato nel 1994 per omicidio, era stato salvato dai medici. Quindi e' stato ricoverato in ospedale, dove è stato curato e da dove e' stato dimesso oggi per andare a morire per mano del boia.
Era la seconda volta che la sua esecuzione veniva rinviata.
Una prima volta, a settembre, qualche settimana dopo lo scandalo di Rommell Broom, il condannato a morte a cui il boia dopo piu' di due ore e mezza di tentativi non riusci' a trovare la vena in cui iniettare il cocktail letale.
All'epoca si apri' un grande dibattito sull’adeguatezza di questo strumento per dare la morte a un uomo. I contestatori osservarono che la Costituzione americana prevede che la pena capitale non debba essere "crudele" o "inusuale".
In seguito a quel dibattito, anche l’esecuzione di Reynolds subi' un ritardo. La Corte dell'Ohio stabili' poi di sostituire il cocktail letale con un iniezione di un’unica sostanza in grado di procurare la morte.
Con questo metodo sarebbe dovuto morire Reynolds la settimana scorsa se non avesse preso la drammatica scelta di tentare il suicidio. Preso per tempo, l'uomo venne salvato. Ma passata una settimana, paradossalmente era in condizioni di salute sufficientemente buone per poter essere ucciso.
Reynolds e' stato condannato a morte per aver ucciso una donna di 67 anni, vedova, che faceva la babysitter nel suo vicinato a Cuyahoga Falls.
I suoi accusatori dissero che forzo' la porta per cercare di rubare, ma quando incontro' la donna la strangolo' con una corda.
"Entro qui come un leone - ha detto prima di morire - e' usciro' come un agnello'.
Poi, rivolgendosi ai suoi 'fratelli del carcere", ha aggiunto: "Spero che non dobbiate mai fare questi 15 passi che sto facendo io oggi. Tentando il suicidio ho provato ad attirare l'attenzione su quanto sia futile e difettoso il sistema che abbiamo oggi. E' tempo di fermare questa follia". (Fonti: ANSA, 16/03/2010)
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