LIBANO: CONDANNATO A MORTE PER SPIONAGGIO
18 febbraio 2010: un ex membro delle Forze di Sicurezza Interna è stato condannato a morte in Libano per spionaggio in favore di Israele e per il coinvolgimento negli omicidi di due militanti palestinesi.
In base alla sentenza emessa dal tribunale militare, Mahmoud Qassem Rafeh, 63 anni, è stato riconosciuto colpevole di “collaborazione e spionaggio per conto del nemico Israeliano”.
Nel 2006 avrebbe preso parte alle uccisioni, avvenute nella città libanese di Sidone mediante un’autobomba, dei fratelli Mahmoud e Nidal Mazjoub, membri dell’organizzazione Jihad Islamica
Un secondo imputato, Hussein Sleiman Khattab, è stato condannato in contumacia.
In base alla legge libanese, i due hanno diritto di presentare appello. Inoltre ogni condanna capitale per essere eseguita deve essere approvata dal Primo Ministro e dal Presidente libanesi.
Rafeh era stato arrestato nel 2006 e lo scorso anno avrebbe confessato la propria collaborazione con agenti dei servizi israeliani, a partire dal 1993.
Libano e Israele sono in stato di guerra, e una condanna per spionaggio comporta in Libano una condanna all’ergastolo con lavori forzati o la condanna capitale nel caso in cui vengano uccisi cittadini libanesi. (Fonti: Afp, 18/02/2010)
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