PENA DI MORTE. BONINO, GRAVE RITARDO SU PRESENTAZIONE TESTO MORATORIA
29 ottobre 2007: Le prospettive relative alla presentazione all’Onu della risoluzione pro moratoria sono “fragili”, per via del riprodursi di resistenze ideologiche di alcuni Paesi membri dell'Unione Europea. 'Il tempo stringe', ha detto a New York Emma Bonino, ministro del Commercio internazionale e degli Affari Europei.
C'e' il rischio che non si riesca ad arrivare a un testo comune in tempo per la scadenza di giovedi' prossimo, 1 novembre, ha avvertito la Bonino che era venuta a New York nella speranza di tenere a battesimo il testo di risoluzione al Palazzo di Vetro.
'Oggi ho invece il senso di un 'deja vu'. Ho gia' visto dinamiche del genere nel 1999, quando la risoluzione venne ritirata alla vigilia del voto per la rigidita' di alcuni europei abolizionisti', ha detto il ministro in una conferenza stampa preso la missione italiana all'Onu dopo la cancellazione in extremis di un appuntamento pubblico alle Nazioni Unite con l'ex governatore dello Stato di New York Mario Cuomo e l'attrice e ambasciatrice Fao Gina Lollobrigida per la presentazione del rapporto dell'associazione 'Nessuno tocchi Caino'.
La scadenza del primo novembre nasce perche', per essere messo ai voti dall'Assemblea Generale, il testo di risoluzione dovrebbe venire depositato entro quella data. L'appuntamento di 'Nessuno tocchi Caino' era nato per esprimere sostegno a un testo consolidato che invece non c'e'. 'Molti Paesi - ha riferito la Bonino - ci hanno fatto notare che non era il caso di dare adito ad altri alibi con un'iniziativa pensata per un momento piu' avanzato della campagna. Ovviamente non abbiamo avuto alcun problema a rinviare'.
L'ultima impasse si e' creata venerdi' quando alcuni Paesi come il Brasile hanno chiesto cambiamenti che dessero piu' enfasi alla proposta di moratoria, mentre da parte di alcuni europei sono venute in luce 'resistenze quasi ideologiche'.
La Nuova Zelanda, a nome di altri Paesi co-sponsor come il Messico e il Brasile, ha presentato un testo che parla solo di moratoria e non di abolizione.
'Un testo perfettamente accettabile', ha detto la Bonino, ma su cui sono state sollevate obiezioni all'interno della Ue, per esempio dal Belgio: 'In Europa si pensa che sia una battaglia facile, solo perche' noi non l'abbiamo piu'. Non ci si rende conto che qui a New York e' una campagna tutta in salita'. Per la responsabile radicale gli ultimi sviluppi sono motivo di amarezza e preoccupazione: quando il 28 settembre il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il collega portoghese Luis Amado avevano copresieduto una riunione sulla pena di morte, 'sembrava quasi cosa fatta', ha detto la Bonino auspicando che gli incontri delle prossime 48 ore aiutino l'iniziativa ad arrivare in porto. Emma Bonino ha anche spiegato di avere avuto contatti di governo a Roma, da cui ha tratto l'indicazione che 'per quanto ci stia a cuore la solidarieta' europea', questa solidarieta' ha un limite: 'E' stato fatto il massimo sforzo per una posizione europea comune, ma la coesione europea e' il secondo obiettivo. Il primo obiettivo e' la moratoria'. (Fonti: ANSA, 29/10/2007)
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