COREA DEL SUD. DIECI ANNI SENZA ESECUZIONI CAPITALI
10 ottobre 2007: la Corea del Sud si appresta a divenire 'abolizionista di fatto', non avendo praticato esecuzioni capitali negli ultimi 10 anni. E’ quanto sottolineato in una cerimonia svoltasi a Seoul in occasione della Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, alla presenza di leader civili e religiosi che hanno elogiato questa scelta del governo e della magistratura coreana.
I dieci anni dall'ultima esecuzione scatteranno in realtà il prossimo 29 dicembre, ma nel paese non sono in programma esecuzioni nei prossimi mesi. Alla cerimonia, organizzata da Amnesty International, era presente tra gli altri l'ex presidente coreano Kim Dae-jung, secondo cui “la dichiarazione della Corea come abolizionista di fatto e' il momento piu' importante nella storia dei diritti umani nel paese”. Anche Ahn Kyong-whan, capo della Commissione Nazionale per i Diritti Umani, ha affermato che “il diritto alla vita e' sacro e l'atto di eliminare una vita umana e' un crimine contro l'umanita”, auspicando che nel paese si arrivi preso all'abolizione della pena capitale: perche' questo accada e' necessario un pronunciamento del Parlamento che dovrebbe approvare il documento sull'abolizione della pena di morte, all'esame della Camera. All’evento ha partecipato anche il cardinal Stephen Kim Sou-hwan, arcivescovo emerito di Seoul. (Fonti: Korea Herald, Aki, 11/10/2007)
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