RUSSIA: MEDVEDEV, ‘POSSIBILE RITORNO DELLA PENA DI MORTE’
28 febbraio 2022: Dopo che il Consiglio d'Europa il 25 febbraio 2022 ha sospeso i diritti di rappresentanza della Federazione Russa, il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato che questa è una buona opportunità per ripristinare nel Paese la pena di morte per i crimini più gravi. La pena capitale non è consentita in Russia da quando nel 1996 l’allora presidente Boris Eltsin ha stabilito una moratoria per legge, decisione poi confermata dalla Corte Costituzionale del Paese nel 1999. Nessun paese membro del Consiglio d'Europa può avere la pena di morte. Il 25 febbraio, un giorno dopo che Putin ha lanciato la guerra contro l’Ucraina, il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha deciso di sospendere la Russia dai suoi diritti di rappresentanza, sia in seno al Comitato che all'Assemblea parlamentare. La decisione ha effetto immediato ed è stata presa come conseguenza diretta dell'attacco armato russo all'Ucraina. Tuttavia, la Russia è ancora un membro del Consiglio d'Europa e parte delle relative convenzioni, inclusa la Convenzione Europea sui Diritti Umani. Commentando la sospensione della Russia, Dmitry Medvedev ha affermato che questa è una "buona opportunità per ripristinare una serie di importanti istituzioni per prevenire crimini particolarmente gravi, come la pena di morte per i criminali più pericolosi". Citato dal canale Telegram di RIA Novosti, Medvedev ha aggiunto che "a proposito, [la pena di morte] è attivamente utilizzata negli Stati Uniti e in Cina". Dmitry Medvedev è stato Presidente in Russia nel periodo 2008-2012 ed è stato Primo Ministro dal 2012 al 2020 dopo aver cambiato incarico con Vladimir Putin. Oggi Medvedev è vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa. Secondo il Consiglio d'Europa, il giudice russo eletto alla Corte Europea dei Diritti Umani resta membro della Corte e le istanze presentate contro la Federazione russa continueranno ad essere esaminate e decise dalla Corte. (Fonti: The Barents Observer, 26/02/2022)
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