THAILANDIA: CONDANNE CAPITALI PER TRAFFICO DI DROGA E RICICLAGGIO DI DENARO

20 febbraio 2021:

Due figli del barone della droga ed ex combattente del Kuomintang Lao Ta Saenlee sono stati condannati a morte in Thailandia il 17 febbraio 2021 per traffico di droga e riciclaggio di denaro.
Preecha e Amnart Saenlee, entrambi figli di Lao Ta, che è stato condannato all'ergastolo nel 2017 per aver venduto 20 kg di metanfetamine, sono tra le cinque persone dichiarate colpevoli di traffico di eroina e riciclaggio di denaro.
Gli altri tre sono Somjate Saenfoo, Parinya Muan-apai e Siriwan Wongsa.
Altre tre persone, Supakorn Parnsawat, Natthapong Muan-apai e Chawasit Kaewkongma, sono state condannate all'ergastolo per favoreggiamento nelle attività di traffico di droga e riciclaggio di denaro.
Inizialmente il tribunale aveva emesso condanne a morte nei confronti di tutti gli imputati ma ha commutato le condanne degli ultimi tre perché hanno fornito informazioni utili durante l'interrogatorio. Tutti e otto erano stati arrestati nel settembre 2019 a seguito di un'indagine della polizia sul traffico di eroina dal distretto Fang di Chiang Mai al distretto Sungai Kolok di Narathiwat e su attività di riciclaggio di denaro.
Secondo i pubblici ministeri, Preecha e Amnart avevano circa 12 kg di eroina in loro possesso e avevano precedentemente organizzato altre spedizioni nel sud tra maggio 2018 e maggio 2019.
Gli altri li hanno assistiti nel contrabbando e nel riciclaggio dei profitti. I beni ricavati, di valore stimato in 200 milioni di baht, sono stati confiscati dopo il loro arresto e includevano beni immobili. Tutti gli imputati tranne Siriwan hanno negato le accuse durante l'interrogatorio. Agli imputati è stata negata la libertà su cauzione dopo il loro arresto e sono stati prelevati dal carcere per ascoltare la sentenza.
Il 13 dicembre 2017, il tribunale penale ha riconosciuto Lao Ta, sua moglie Asa Ma Saenlee e altri due suoi figli colpevoli di contrabbando di droga e armi, a seguito dei loro arresti nel 2016.