INDIA: FIGLIO DI UNA CONDANNATA A MORTE CHIEDE AL PRESIDENTE LA GRAZIA PER LA MADRE
22 febbraio 2021: Il figlio di una condannata a morte dell'Uttar Pradesh il 18 febbraio 2021 si è appellato al presidente indiano Ram Nath Kovind affinché commuti la condanna capitale, chiedendo "perdono" per sua madre condannata per aver ucciso la sua famiglia nel 2008. "Amo mia madre. Faccio appello allo zio presidente, affinché la sua condanna a morte venga commutata. Spetta al presidente perdonarla. Ma ho fede", ha detto Mohammed Taj all'agenzia di stampa ANI. Secondo l'agenzia, Taj ha vissuto con il suo tutore Usman Saifi nella colonia di Sushila Vihar a Bulandshahr. Shabnam, un'insegnante di scuola, e il suo amante Saleem sono stati condannati a morte per aver sedato e ucciso sette membri della famiglia della donna il 14 aprile 2008. Tra i morti c'era un bambino di 10 mesi, che fu strangolato. La famiglia di Shabnam era contraria al suo rapporto con Saleem, a causa della differenza nel loro status sociale ed economico. Shabnam e Saleem furono arrestati pochi giorni dopo gli omicidi e condannati a morte dal tribunale di primo grado nel 2010, con sentenza confermata dalla Corte Suprema nel 2015. La loro richiesta di grazia è stata respinta dalla Presidenza indiana e anche la Corte Suprema ha respinto la richiesta di revisione nel gennaio dello scorso anno, affermando che Salim aveva "meticolosamente eseguito l'omicidio dopo che Shabnam aveva somministrato sonniferi nel tè". Data e ora dell'impiccagione di Shabnam non sono state ancora fissate dal tribunale di Amroha. Le autorità della prigione di Mathura si stanno preparando alla possibilità che presto arrivi l’ordine di esecuzione. Shabnam potrebbe essere la prima donna impiccata in India dopo l'Indipendenza. (Fonti: Hindustantimes, 19/02/2021)
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