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Il leader nordcoreano Kim Jong-Un |
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COREA DEL NORD: DURE PUNIZIONI PER REATI NON VIOLENTI AGGIUNTE AL CODICE PENALE
21 maggio 2014: il Daily NK ha rivelato che, all'inizio del 2014, le autorità nordcoreane hanno aggiunto cinque clausole all'Articolo 60 del codice penale del Paese, relative ad attività anti-regime. Le clausole aggiuntive codificano sanzioni gravi per atti illeciti, tra cui la comunicazione con il mondo esterno, che potrebbero in linea di principio comportare la pena di morte.
Una fonte basata nella Provincia del Nord Hamkyung ha rivelato al Daily NK che "una direttiva trasmessa a tutti i posti di lavoro all'inizio dell'anno informava che il codice penale era stato emendato con l’introduzione nell'Articolo 60 di cinque nuove clausole, ognuna delle quali prevedeva punizioni simili o peggiori di quelle già esistenti”.
I reati recentemente ri-codificati includono: contatti telefonici illegali con cittadini stranieri, compresi i sudcoreani; visualizzazione di soap opera o DVD sudcoreani e ascolto di trasmissioni radiofoniche [straniere]; uso o spaccio di stupefacenti; traffico transnazionale di esseri umani e prostituzione; favoreggiamento della diserzione e diffusione di segreti di Stato.
L’entità delle pene previste riflette chiaramente le preoccupazioni del regime sulla realtà e la portata delle attività transfrontaliere. La "rieducazione" per almeno cinque anni o la pena di morte possono essere inflitte a chi è colto nel comunicare con il mondo esterno; un minimo di 10 anni di rieducazione è la pena prevista per aver semplicemente guardato i media sudcoreani o ascoltato una radio straniera; un minimo di cinque anni di rieducazione è possibile per traffico di droga.
Il 9 maggio, una fonte nordcoreana ha detto al Daily NK che le autorità avevano "recentemente" arrestato ed esiliato in aree remote del Paese circa 100 persone di Pyongyang per la visualizzazione o il possesso di contenuti video prodotti in Corea del Sud. (Fonti: dailynk.com, 21/05/2014)
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