GEORGIA (USA): SOSPESA ALL'ULTIMO MOMENTO L'ESECUZIONE DI UN DISABILE MENTALE
19 febbraio 2013: E' stata sospesa all'ultimo minuto l'esecuzione della condanna a morte inflitta a Warren Hill, un afroamericano disabile mentale di 52 anni, che era in programma nel penitenziario di Jackson, in Georgia. Secondo tutti gli esperti che sono stati interpellati sul suo caso, Hill, giudicato colpevole dell'omicidio di un compagno di cella, ha un ritardo mentale. Il suo quoziente intellettivo è 70.
Una Corte d'appello federale ha sospeso l'esecuzione tre ore dopo che la Corte Suprema della Georgia aveva respinto un ultimo appello per salvare la vita al condannato. Il suo avvocato, Brian Kammer, ha reso noto che la Corte d'appello ha accolto l'istanza secondo cui a causa del suo ritardo mentale Hill non può essere messo a morte, nel rispetto di quanto stabilito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. Non è però ancora chiara la durata della sospensione.
La notizia della decisione della Corte d'appello è arrivata quando mancavano meno di 60 minuti dall'ora fissata per l'esecuzione tramite iniezione letale, quando all'uomo, che è nel braccio della morte da oltre 20 anni, era già stato somministrato un sedativo.
Nel 1992 Hill è stato condannato alla pena capitale per aver pestato a morte il compagno di cella Joseph Handspike il 17 agosto 1990. All'epoca del delitto stava scontando l'ergastolo per l'omicidio della sua fidanzata diciottenne, uccisa con 11 colpi d'arma da fuoco. I suoi avvocati, e diverse associazioni per la difesa dei diritti umani, si sono battuti su tutti i fronti, sottolineando che l'esecuzione sarebbe stata incostituzionale, poiché nel 2002 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che "le persone con ritardi mentali dovrebbero categoricamente essere escluse dalle esecuzioni". L'alta Corte ha però di fatto lasciato spazio agli Stati dell'Unione di decidere se un condannato abbia ritardi tali da evitargli la pena capitale e la Georgia afferma che le disabilità mentali dei condannati devono essere provate "oltre ogni ragionevole dubbio".
Tre psichiatri forensi che avevano testimoniato sostenendo che il ritardo mentale Hill non era così grave da evitargli la pena capitale hanno peraltro fatto marcia indietro, affermando in una dichiarazione scritta che la loro valutazione dell'imputato era stata "affrettata".
La condanna a morte di Hill era stata già sospesa in luglio, anche in quel caso un'ora prima dell'esecuzione, in base a un ricorso contro il medicinale che la Georgia usa per le iniezioni letali dei condannati, utilizzato normalmente per praticare l'eutanasia agli animali.
Per salvare la vita a Hill si sono mobilitati l'ex presidente Jimmy Carter e alcune associazioni per la difesa dei diritti umani, e anche la famiglia della sua vittima, oltre a diversi opinionisti. In un editoriale, il New York Times ha fatto notare che "la Corte Suprema ha vietato dieci anni fa la condanna a morte per i ritardati mentali, ma apparentemente la Georgia non ha ricevuto il messaggio". (Fonti: Repubblica, 20/02/2013)
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