MALDIVE: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN POLIZIOTTO
14 gennaio 2013: un tribunale delle Maldive ha condannato a morte un uomo per l’omicidio di un poliziotto.
Si tratta di Ahmed Samah da Kaashidhoo, che è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di Adam Haleem, caporale di polizia, commesso lo scorso anno.
Il verdetto rende noto che il tribunale aveva ottenuto le dichiarazioni di tre dei quattro eredi della vittima, secondo cui i tre approvavano la condanna a morte nel caso in cui l’imputato fosse stato giudicato colpevole.
Il quarto erede di Adam Haleem ha soltanto un anno di età, pertanto in base alle sette Hanifee e Maalikee dell’Islam gli altri eredi possono approvare la condanna a morte per conto del bambino.
Il 23 luglio 2012, Adam Haleem fu accoltellato a morte da Ahmed Samah, mentre si recava a lavoro.
Recentemente il procuratore generale delle Maldive, Azima Shukoor, ha predisposto un disegno di legge per l’applicazione della pena di morte nel Paese, proponendo di usare l’iniezione letale.
Il disegno di legge è ora aperto ai contributi della pubblica opinione e non è stato ancora trasmesso al parlamento. Al momento non ci sono leggi che stabiliscano come eseguire le condanne a morte – sentenze che tradizionalmente vengono commutate in 25 anni di carcere con decreto presidenziale.
L'ultima persona ad essere giustiziata nelle Maldive fu Hakim Didi, che fu fucilato nel 1953 dopo essere stato giudicato colpevole di cospirazione per commettere un omicidio usando la magia nera. (Fonti: minivannews.com, 14/01/2013)
|