USA: COSTANTE LA PERCENTUALE DEI FAVOREVOLI ALLA PENA CAPITALE
9 gennaio 2013: l’ultimo sondaggio Gallup è in linea con i risultati degli ultimi anni: 63% degli statunitensi è favorevole alla pena di morte. Il sondaggio è stato effettuato tra il 19 e il 22 dicembre, subito dopo la sparatoria nella scuola elementare di Newtown, in Connecticut, dove il 14 dicembre uno squilibrato ha ucciso 20 bambini e 6 adulti, ed ha dato un risultato superiore a quello dello scorso anno (61%) ma inferiore a quello di 2 anni fa (64%).
Il campione di 1038 interviste telefoniche ha un possibile errore statistico calcolato nel 4%.
Da alcuni anni i risultati sono abbastanza omogenei. Il massimo livello di popolarità della pena di morte venne toccato nel 1994, con l’80% di favorevoli, percentuale gradatamente scesa al 70 nel 2003, al 69 nel 2007, e da allora assestatasi su livelli più vicini al 60.
Da 2 anni la Gallup non sta inserendo la domanda sull’ergastolo senza condizionale, che in altri sondaggi riduce ulteriormente il numero di favorevoli alla pena di morte. Nel 2010 lo stesso sondaggio Gallup aveva posto la domanda, e il gradimento per la pena di morte era sceso al 49%. Ad essere favorevoli alla pena di morte sono l’80% dei Repubblicani e il 51% dei Democratici.
Tra i bianchi, il 68% è a favore, tra i non-bianchi la percentuale scende al 49. Gli uomini sono favorevoli al 67%, le donne al 59, e le persone senza laurea sono più favorevoli rispetto alle laureate. Non risultano differenze tra Protestanti e Cattolici, entrambi circa al 66%, né sembra esserci differenza tra chi va a messa tutte le settimane, una volta al mese o una volta l’anno.
Solo tra gli agnostici e gli atei la percentuale scende vistosamente, al 56%.
Differenze vistose sono state invece segnalate tra chi possiede personalmente un’arma da fuoco (favorevoli all’80%) e chi non la possiede (55%). (Fonti: Gallup.com, 09/01/2013)
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