COREA DEL SUD: CONDANNATO PER OMICIDIO
15 giugno 2012: un tribunale sudcoreano ha emesso una condanna a morte nei confronti di un cittadino cinese riconosciuto colpevole di aver ucciso una giovane donna e smembrato il suo corpo, in un caso che ha scosso la nazione. Il tribunale della città meridionale di Suwon ha stabilito che Yuanchun Wu, di 42 anni, lavoratore immigrato, ha meritato la pena di morte per il suo crimine "spietato e disumano" e la sua mancanza di rimorso. Il corpo smembrato della donna 28enne è stato trovato il 2 aprile nella città di Suwon, a sud di Seoul, circa 13 ore dopo che la vittima si era rivolta al numero di emergenza della polizia da casa sua per segnalare un tentativo di stupro. Il caso ha scatenato la rabbia dell’opinione pubblica dal momento che gli operatori della polizia hanno gestito male la risposta alla segnalazione da parte della vittima. La comunicazione è rimasta aperta per un totale di otto minuti, con la vittima che urlava dal dolore e implorava per la sua vita. Wu, di origini coreana, dopo aver ucciso la donna mise parti del corpo della vittima in sacchetti di spazzatura, vicino casa sua a Suwon. La polizia ha ammesso problemi di comunicazione tra il centro chiamate di emergenza e gli agenti in servizio, nonché carenze burocratiche, che hanno portato a cercare nella zona sbagliata per ore.
In seguito il Capo della polizia del Paese si è dimesso, assumendosi le proprie responsabilità. (Fonti: AFP, 15/06/2012)
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