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Una decapitazione in Arabia Saudita |
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IRAN: TEHERAN PROTESTA PER ESECUZIONI CONNAZIONALI IN ARABIA SAUDITA
11 giugno 2012: in seguito all’esecuzione, in Arabia Saudita, di diversi cittadini iraniani per traffico di droga, il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato, in assenza dell’ambasciatore saudita a Teheran, l’incaricato d’affari saudita Hassan Zaid.
All’incontro tra Alireza Enayati, Direttore degli Affari del Golfo Persico presso il Ministero degli Esteri, e il funzionario saudita, Teheran ha fortemente criticato la condotta disumana del governo saudita nei confronti dei cittadini iraniani detenuti nel Regno.
Il funzionario iraniano ha condannato le esecuzioni e le condizioni in cui versano i suoi connazionali nelle prigioni saudite e ha chiesto immediate spiegazioni a Riad sulla questione.
Enayati ha protestato contro l’esecrabile trattamento dei detenuti iraniani, aggiungendo che il rifiuto dell’Arabia Saudita di dare una risposta chiara a Teheran, non esimerà Riad dalle proprie responsabilità legali e internazionali e dai suoi impegni nell’ambito delle convenzioni internazionali sui diritti dei prigionieri.
L’incaricato d’affari saudita, da parte sua, ha detto che porrà la questione al suo governo e darà una risposta non appena l’avrà.
Già in maggio, il Ministero degli Esteri aveva convocato un inviato saudita per parlare della situazione e del destino dei detenuti iraniani.
Hassan Qashqavi, vice Ministro degli Esteri per gli Affari Consolari, Parlamentari e degli Espatriati, ha detto che nell’incontro si è discusso dell’attuale situazione dei detenuti iraniani in Arabia Saudita aggiungendo che il suo Ministero ha fatto sforzi continui per ripristinare i diritti dei prigionieri iraniani nel Regno.
Qashqavi ha aggiunto che il Ministro degli Esteri in persona sta seguendo il caso tramite contatti diretti con importanti funzionari del Regno compreso il suo omologo saudita. (Fonti: FARS News Agency, 12/06/2012)
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