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Una decapitazione in Arabia Saudita |
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ARABIA SAUDITA: GRAZIATO UN ATTIMO PRIMA DELLA DECAPITAZIONE
28 febbraio 2012: un cittadino saudita condannato a morte per omicidio è stato graziato dal padre della vittima momenti prima della sua decapitazione.
Il condannato, Saif Salem Al-Khater, è stato scortato in una grande piazza dove centinaia di persone si erano radunate per assistere all’esecuzione. Proprio mentre il boia stava per abbassare la sua spada sul collo dell’uomo bendato, la decapitazione è stata bruscamente interrotta tra canti religiosi della folla.
L'evento ha avuto luogo di mattina sulla piazza delle esecuzioni nella città di Abha.
L’uomo con la spada, in piedi sopra il condannato in ginocchio e legato, è rimasto immobile dopo aver sentito un uomo dalla folla urlare il suo perdono. Era il padre della vittima.
"L'arresto dell'esecuzione ha causato un grande scompiglio tra la folla, che ha iniziato a salmodiare 'Dio è grande'," ha scritto il quotidiano in lingua araba Sabq.
Il perdono di Saad bin Ayed Al Kadam, padre della vittima, è stato una grande sorpresa sia per la folla sia per i funzionari incaricati della esecuzione della sentenza del tribunale.
Per quasi sei anni, Kadam ha respinto tutti i tentativi di mediazione per ottenere il perdono fatti da parenti, dignitari e molti principi sauditi. Aveva insistito sulla morte dell’assassino di suo figlio. Kadam ha urlato di voler perdonare l'assassino appena dopo la lettura della sentenza del tribunale e di alcuni versetti del Corano, quando il boia era già sul luogo dell’esecuzione pronto a decapitarlo.
Kadam non ha chiesto solo di perdonare l'assassino, ha anche chiesto al tribunale di liberarlo dal carcere immediatamente. Ha poi dichiarato di avere deciso di perdonarlo per accogliere il desiderio di Re Abdullah che gli era stato comunicato dal principe Faisal bin Khaled della provincia meridionale di Asir. (Fonti: www.emirates247.com, 29/02/2012)
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