IRAN - Aggiornamenti sul caso Navid Afkari.
7 settembre 2020: Aggiornamenti sul caso Navid Afkari. Come Nessuno tocchi Caino ha riportato il 29/08/2020 (vedi), Navid Afkari, assieme ai suoi fratelli Vahid e Habib, era stato arrestato il 17 settembre 2018. Nell’agosto di quell’anno in diverse zone dell’Iran, soprattutto nelle città di Shiraz, Rasht, Tehran, Mashhad, Ahwaz e Kermanshah, erano scoppiati focolai di protesta, dopo che il governo aveva disposto una pesante svalutazione della valuta iraniana, il rial. Nel corso degli scontri, secondo fonti ufficiali, furono uccisi uno dei manifestanti, e tre agenti di polizia. Vennero arrestate centinaia di persone. I tre fratelli sono stati arrestati con l’accusa di aver avuto ruoli diversi nell’uccisione di un agente in borghese. In seguito l’accusa è stata meglio precisata: la vittima sarebbe stata Hassan Turkman, un agente di sorveglianza di una società per la distribuzione dell’acqua. I tre fratelli sono stati processati, e le loro condanne sono state confermate dalla Corte Suprema. Navid è stato condannato a morte, Vahid a 54 anni e 74 frustate, e Habib a 27 anni e 74 frustate. Nei giorni scorsi sul social media Twitter il caso aveva ricevuto moltissima attenzione, e probabilmente in reazione alla campagna iraniana e mondiale di solidarietà nei confronti dei fratelli Afkari, il 5 settembre la televisione statale IRIB aveva trasmesso brani videoregistrati dell’interrogatorio in cui i tre fratelli sembrano ammettere gli addebiti. In seguito, con un audio inviato in maniera clandestina dall’interno del carcere, Navid ha smentito le confessioni, attribuendole a torture e forti pressioni. IRIB sostiene che contro i tre imputati ci sarebbero immagini di alcune telecamere di sorveglianza, ma i fratelli sostengono che queste immagini non esistano, e di fatto non sono state mostrate durante i processi. Il 3 settembre Navid Afkari era stato trasferito nel reparto "Ebrat" (deterrenza) della prigione di Adelabad a Shiraz, considerato un reparto “punitivo” in un carcere di massima sicurezza. Si è appreso ora che due giorni dopo, il 5 settembre, anche i fratelli erano stati trasferiti. I parenti dei tre prigionieri politici hanno detto a IHR che ieri Navid ha potuto fare una breve telefonata a casa, ed ha raccontato di essere stato picchiato dagli agenti, e la sua richiesta di essere mandato in infermeria è stata ignorata. Un quarto imputato, un amico dei tre fratelli, Saeed Arjmand, è stato anche lui condannato a una pena detentiva per aver “formato un gruppo illegale”.
https://iranhr.net/en/articles/4418/ (Fonti: IHR)
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