TUNISIA: TRE JIHADISTI CONDANNATI A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN POLIZIOTTO
19 novembre 2015: un tribunale tunisino ha condannato a morte tre jihadisti, di cui due processati in contumacia, per l'omicidio di un poliziotto avvenuto nel 2013, ha reso noto la magistratura locale.
Erano nove i tunisini accusati di appartenere ad un "gruppo terrorista" e di aver commesso l’omicidio nel maggio 2013 a Jbeil Jloud, un sobborgo di Tunisi.
A parte le tre condanne a morte, altri due imputati sono stati condannati all'ergastolo e i restanti quattro a pene detentive tra i tre e i 20 anni, ha detto alla AFP una fonte giudiziaria.
Rached Ghannouchi, presidente del movimento islamista Ennahda, all’epoca a capo del governo, aveva reso noto che al poliziotto era stata tagliata la gola ed era stato colpito con una spada "sulla base di una fatwa (editto religioso) dell’imam" degli assalitori.
La Tunisia osserva una moratoria sulle esecuzioni capitali dal 1991, tuttavia ha emesso 135 condanne a morte dalla sua indipendenza dalla Francia nel 1956.
A fronte di una recrudescenza della violenza jihadista che ha ucciso decine di poliziotti e soldati a partire dalla rivoluzione nel Paese del 2011, una nuova legge adottata a luglio mantiene nel Paese la pena di morte, nonostante gli appelli abolizionisti dei gruppi per i diritti umani. (Fonti: Agence France Presse, 19/11/2015)
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