REGNO UNITO: PRESSIONE SUL GOVERNO PER FERMARE I PROGRAMMI DI LOTTA AL NARCOTRAFFICO IN IRAN E PAKISTAN
18 novembre 2013: l’organizzazione umanitaria Reprieve ha chiesto al Regno Unito di seguire l'esempio dell'Irlanda e fermare il suo sostegno finanziario ai programmi di lotta al narcotraffico in Iran e Pakistan, che portano a condanne a morte.
Anche il Regno Unito ha contribuito con diversi milioni di sterline ai programmi iraniani e a operazioni analoghe in Pakistan, il quale prevede la pena di morte anche per reati di droga, e ha uno dei più popolosi bracci della morte nel mondo. Tuttavia, il governo britannico non è riuscito a stabilire condizioni all'aiuto finanziario tali da non contribuire alla pena di morte, ha detto Reprieve.
Di conseguenza, il denaro pubblico del Regno Unito utilizzato per supportare le operazioni di lotta al narcotraffico in Iran e Pakistan sta contribuendo a condanne a morte emesse in questi paesi per reati di droga. Dopo la decisione irlandese, che è stata annunciata l’8 novembre e che ha fatto seguito a quella della Danimarca, di porre fine a tale sostegno, Reprieve ha scritto al vice primo ministro Nick Clegg per sollecitare il governo britannico a fermare il suo "contributo alle esecuzioni".
Maya Foa, direttore del Death Penalty Team di Reprieve, ha dichiarato: "La Gran Bretagna sta rapidamente rimanendo isolata come unico paese che pensa sia accettabile sostenere la macchina della morte in Iran e Pakistan. Centinaia di persone sono state condannate a morte in questi paesi negli ultimi anni per reati non violenti legati alla droga, grazie all’aiuto di milioni di sterline di denaro dei contribuenti britannici". (Fonti: Reprieve, 18/11/2013)
|