ALGERIA: TRE CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO
19 novembre 2013: tre algerini accusati del rapimento e uccisione di un giovane nella regione di Cabilia sono stati condannati a morte, hanno riportato media del Paese.
Un quarto imputato, accusato di aver chiesto un riscatto, è stato condannato a tre anni di carcere e multato, ha riferito l'agenzia di stampa nazionale APS.
Gli avvocati difensori avevano chiesto al tribunale di Tizi Ouzou, la città principale della Cabilia, di riformulare le accuse come "aggressione che ha condotto alla morte", tuttavia il giudice ha rifiutato, ha scritto il quotidiano algerino El Watan.
Il tribunale ha invece condannato i tre sospetti per omicidio premeditato, sequestro di persona a scopo di estorsione e occultamento del corpo della vittima, ritrovato diversi giorni dopo il rapimento.
I tre sono stati condannati alla pena di morte, che è ancora nei codici dell'Algeria, anche se nessuna esecuzione è stata effettuata dal 1993.
Un chiaro motivo per l'uccisione non è stato stabilito.
Ghilas Hadjou, 19 anni, figlio di un uomo d'affari della città costiera di Azeffoune, fu rapito il 18 ottobre 2012.
Fu attirato nella casa di uno dei tre sospettati, allora in costruzione, dove sarebbe stato duramente picchiato e strangolato.
Dopo aver ucciso Hadjou, i tre hanno telefonato al quarto imputato chiedendogli di chiamare il padre della vittima e di esigere il pagamento di 50 milioni di dinari (4,6 milioni di euro) per la liberazione di suo figlio.
Il giorno dopo il corpo di Hadjou fu trovato sepolto sulla spiaggia di Azeffoune e i sospetti, che conoscevano la vittima, furono arrestati. (Fonti: AFP, 19/11/2013)
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