INDIA: COMMUTAZIONE IN ERGASTOLO
26 giugno 2012: l’Alta Corte di Bombay ha commutato in ergastolo la condanna a morte che era stata emessa dal tribunale di Kolhapur nei confronti di un uomo - Ramesh Randiwe - che ha ucciso la moglie incinta e tentato di uccidere due suoi figli, nell’agosto 2008.
Secondo l’accusa, all’origine dell’omicidio ci sarebbe stato il desiderio di Ramesh di avere un terzo figlio, mentre sua moglie Ashwini non se la sentiva.
B P Jakhade, avvocato difensore, ha sostenuto che la morte della donna sia stata accidentale.
I giudici V M Kanade e P D Kode hanno stabilito che “il caso non rientra tra i più rari tra i rari, meritevoli della pena di morte”.
Inoltre i giudici hanno detto che imporre la condanna a morte porterebbe i figli ad essere privati di entrambi i genitori, condannando quindi Randiwe all’ergastolo senza rilascio prima di 18 anni effettivi di carcere.
I giudici hanno stabilito che l’omicidio non è stato commesso per trarre vantaggi materiali, inoltre non è stato premeditato.
Infine, il numero di persone uccise o aggredite non fa rientrare il caso tra quelli punibili con la pena di morte. (Fonti: indianexpress.com, 27/07/2012)
|