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Una donna sta per essere giustiziata a Pechino, nel 2001 |
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CINA: FONDAZIONE DUI HUA, OGNI ANNO 4MILA ESECUZIONI
13 dicembre 2011: sono 4mila le esecuzioni capitali che ogni anno vengono praticate in Cina, secondo quanto ha riportato la Fondazione statunitense Dui Hua, sulla base delle stime di un avvocato cinese.
Il numero risulta essersi dimezzato dal 2007, anno in cui la Corte Suprema del Popolo ha modificato la legge sulla pena di morte, riprendendosi il potere esclusivo di rivedere e ratificare le condanne a morte.
"La Cina ha radicalmente diminuito il numero delle esecuzioni, ma la cifra e' ancora troppo alta e si riduce troppo lentamente", ha dichiarato John Kamm, direttore della Fondazione.
Il numero delle esecuzioni effettuate ogni anno in Cina e' coperto da segreto di stato, tuttavia l’avvocato Liu Renwen ha detto il 30 novembre in occasione di un forum sulla pena di morte che la Cina ha ridotto della metà il numero delle esecuzioni negli ultimi quattro anni.
I media cinesi hanno definito 'realistici' i numeri resi noti da Liu, secondo cui nel 2006 ci siano state 8mila esecuzioni. Prima del 1997, anno in cui e' stata abolita la pena di morte per furto, e' probabile che 10mila persone finissero ogni anno sul patibolo.
"Quando funzionari e opinione pubblica saranno consapevoli dell'ampiezza della pena di morte in Cina, l'abolizione potra' arrivare piu' velocemente" ha affermato Kamm, chiedendo maggior trasparenza al governo. A febbraio Pechino ha abolito la pena capitale per 13 crimini, ma e' rimasta in vigore per altri 55. Molti di coloro che vengono condannati a morte non sono seguiti da un avvocato, e spesso le confessioni vengono estorte tramite tortura, nonostante lo scorso anno la Corte Suprema abbia ordinato ai tribunali di non accettare confessioni forzate. (Fonti: Adn, Dpa, 13/12/2011)
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