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L'ex presidente iracheno Saddam Hussein |
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SADDAM, CON IL MIO SACRIFICIO FINIRO' TRA I MARTIRI
27 dicembre 2006: ''Sacrifico me stesso. Se Dio vorra', mi collochera' tra i veri uomini e i martiri'': con un messaggio indirizzato al popolo iracheno, Saddam Hussein ha commentato cosi' la conferma da parte della Corte d'appello di Baghdad della sua condanna a morte, che dovrebbe essere eseguita entro 30 giorni.
Il partito Baath - formazione politica cui apparteneva l'ex rais e che oggi è fuorilegge – fa sapere che se Saddam fosse giustiziato, si vendicherebbe e colpirebbe gli interessi statunitensi ovunque.
"Il nostro partito avverte nuovamente delle conseguenze di un'esecuzione del signor presidente e dei suoi commilitoni", recita un comunicato pubblicato su internet, aggiungendo che se Saddam fosse giustiziato, sarebbe impossibile per il partito partecipare a ogni eventuale negoziato con le autorità di Washington e Baghdad sulla riduzione delle violenze in Iraq.
Sui tempi relativi all’esecuzione di Saddam, il ministro della Giustizia iracheno, Hashem al-Shibli, ha detto di non credere che l’ex dittatore iracheno verrà messo a morte subito.
"Il decreto della Corte d'appello - spiega al-Shibli – deve essere trasmesso alla Presidenza. Il decreto presidenziale firmato sarà inviato alla Direzione generale carceraria che verrà così incaricata di applicare la sentenza. Questo iter potrebbe richiedere ancora un po' di tempo, considerata la festività dell'Eid el Hadha (la festa musulmana del Sacrificio che inizia il 30 dicembre, ndr)".
Per gli avvocati del collegio difensivo dell'ex rais, i governi arabi e le Nazioni Uniti devono
intervenire per fermare l'esecuzione, "altrimenti, tutti potrebbero essere partecipi di quello che sta accadendo, sia concretamente sia a causa del loro silenzio di fronte a questi crimini, che sono commessi in Iraq in nome della democrazia", si legge nel comunicato firmato dal 'Comitato di Difesa del presidente Saddam Hussein'.
Per uno degli avvocati difensori, Najib al Nueimi, è giunto il momento che la famiglia di Saddam Hussein chieda clemenza al presidente iracheno Jalal Talabani per scongiurare l’esecuzione dell’ex rais. (Fonti: Adnkronos, Apcom, Ap, 27/12/2006)
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