MALDIVE: BANGLADESE CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DI UN BUSINESSMAN
1 marzo 2022: Il tribunale penale delle Maldive il 27 febbraio 2022 ha condannato a morte il cittadino del Bangladesh Shah Alom Mia (Salim) per l’omicidio di Mahmood Abubakuru, un uomo d'affari di Dhangethi, nell'atollo di Alif Dhaal. Si tratta della prima condanna a morte emessa nelle Maldive nei confronti di un cittadino straniero. Salim aveva precedentemente confessato di aver ucciso Mahmood, che si era rifiutato di dargli dei soldi e di aver nascosto il suo corpo nel pozzo di una casa abbandonata a Dhangethi. Aveva detto di aver agito perché «il diavolo lo aveva vinto», chiedendo perdono. Il tribunale penale ha deciso tuttavia che l'omicidio sia stato dimostrato. L'omicidio è avvenuto il 13 ottobre 2021, lasciando sotto shock l'intera comunità dell'isola, poiché Mahmood era molto conosciuto. Il giudice Ahmed Shakeel ha affermato che poiché Salim ha confessato l'omicidio di Mahmood, è stato dichiarato colpevole sulla base della sua confessione, che è stata considerata la prova più forte. Secondo il giudice, Salim è stato condannato a morte in conformità con la Sharia Islamica e ai sensi della Legge sulla Proibizione delle Minacce e del Possesso di Armi Pericolose e Oggetti affilati. "Ho comunicato alle autorità statali di giustiziare Shah Alom Mia in modo da non violare i principi islamici", ha affermato il giudice. La sentenza è stata poi tradotta in bangladese per Salim. L’imputato è stato anche condannato a un ulteriore mese e 24 giorni di carcere per aver maltrattato il corpo di Mahmood, dopo l’omicidio. Tuttavia, poiché ha già trascorso in custodia un periodo più lungo rispetto alla condanna, non sarà più tenuto a scontare la pena detentiva. Quando l'udienza è iniziata il 27 febbraio, Salim aveva chiesto di parlare prima che il tribunale emettesse la sentenza. Il giudice ha respinto richiesta poiché il dibattimento tra le due parti era già stato completato. Salim aveva chiesto l'opportunità di parlare anche dopo la sentenza, senza però ottenere l’autorizzazione. Il giudice ha ricordato a Salim che l'omicidio è un peccato grave sia nella vita sulla terra che nell'aldilà e lo ha esortato a pentirsi il prima possibile. Inoltre, ha affermato che anche nel caso di condanna a morte c’è la possibilità di impugnare la sentenza. La legge richiede che tutti i ricorsi siano completati prima che una condanna a morte possa essere eseguita. Alle Maldive la pena di morte era stata precedentemente imposta solo ai cittadini maldiviani. L'ultima condanna a morte è stata eseguita nel Paese nel 1953. Il presidente ha successivamente commutato la condanna capitale in ergastolo per alcune persone, mentre altre restano nel braccio della morte avendo completato tutti i ricorsi e non essendo stata presa alcuna decisione sulle loro esecuzioni. (Fonti: The Edition, 28/02/2021)
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