USA - Arizona. L’Amministrazione Penitenziaria si dice pronta a riprendere le esecuzioni
9 marzo 2021: L’Amministrazione Penitenziaria si dice pronta a riprendere le esecuzioni. In Arizona le esecuzioni sono ferme da 7 anni per problemi nell’approvvigionamento dei farmaci letali. David Shinn, direttore dell’Amministrazione Penitenziaria (ADCRR), ha informato il procuratore generale Mark Brnovich di aver ottenuto il pentobarbital e che l’Amministrazione è ora “pronta a compiere esecuzioni". L'ultima esecuzione in Arizona è avvenuta il 23 luglio 2014 (vedi), quando lo stato ha iniettato 15 dosi di midazolam e idromorfone a Joseph Wood nel corso di un'esecuzione durata due ore. Chi aveva assistito all’esecuzione aveva riferito che Wood aveva sbuffato e sussultato più di 600 volte. Lo stesso protocollo a due farmaci era stato usato nell'esecuzione fallita di Dennis McGuire in Ohio all'inizio del 2014. Il contenzioso successivo ha costretto lo stato ad abbandonare quel protocollo, e adottare il protocollo a un farmaco, con una overdose di pentobarbital. L’Amministrazione ha però avuto difficoltà a reperire il farmaco sul mercato. Si stima che siano 22 i detenuti del braccio della morte che hanno esaurito i ricorsi, per i quali potrebbe essere fissata l’esecuzione. L'Amministrazione non ha detto quanto pentobarbital ha reperito e, in linea con la politica di segretezza dello Stato, non ha rivelato la fonte del farmaco. A ottobre, lo stato aveva dichiarato di aver trovato un laboratorio artigianale disponibile alla fornitura. L'Arizona si unisce al Texas e ad altri stati nell'acquisto di pentobarbital dalle “compounding pharmacies”, i laboratori artigianali. Anche il governo federale ha utilizzato pentobarbital acquistato in una di queste “farmacie” per effettuare le 13 esecuzioni del 2020 e 2021. Anche nel caso del governo federale, non si sa chi abbia fornito il farmaco. L'Arizona si era precedentemente impegnata in pratiche illegali nel tentativo di acquistare farmaci letali. Nel 2015, la Food and Drug Administration ha sequestrato una spedizione di sodio tiopentale all'aeroporto di Phoenix. Lo stato aveva tentato di importare il farmaco da Harris Pharma, un fornitore in India che aveva falsamente affermato di aver prodotto il farmaco, mentre l'aveva in realtà acquistato da un altro produttore e rivenduto con un notevole ricarico. Dale Baich, dirigente del “federal defender” (l’agenzia statale che fornisce gli avvocati d’ufficio) dell'Arizona, ha detto che la sua squadra proseguirà nel contrastare i tentativi dello stato di riprendere le esecuzioni. "Man mano che maggiori informazioni saranno disponibili, continueremo a valutare la situazione per quanto riguarda la sicurezza e l'efficacia dei farmaci, la legittimità della fornitura e gli altri standard che l’Amministrazione dovrà garantire". Recenti studi autoptici e testimonianza raccolte dopo le esecuzioni federali (vedi NtC 26-02-2021) hanno dimostrato che la maggior parte dei prigionieri giustiziati con pentobarbital sperimenta un edema polmonare istantaneo, una condizione in cui i polmoni si riempiono di liquido mentre il condannato è ancora cosciente, causando quella che i medici dicono sia una sensazione atroce, paragonata a waterboarding e annegamento.
https://deathpenaltyinfo.org/news/arizona-department-of-corrections-says-it-is-ready-to-resume-executions (Fonte: DPIC, 08/03/2021)
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