COREA DEL SUD: PENA CAPITALE PER I PEDOFILI CHE CAUSANO LA MORTE DELLA VITTIMA
1 marzo 2021: L'Assemblea Nazionale della Corea del Sud il 26 febbraio 2021 ha approvato in sessione plenaria un disegno di legge che modifica le sanzioni per gli abusi sui minori, rendendo possibile la condanna a morte dei pedofili che causino anche involontariamente la morte della vittima. L'emendamento, chiamato Jeong-in Act, prende il nome da una bambina di 16 mesi che è morta per gli abusi subiti dai suoi genitori adottivi. In base alla legge emendata, chi abusa bambini e causa involontariamente la morte può essere condannato a morte o alla reclusione da sette anni all'ergastolo. Allo stato attuale, se un bambino muore durante un abuso, il responsabile può essere condannato da cinque anni all’ergastolo. Il disegno di legge è stato approvato dal Parlamento tra le crescenti richieste nel Paese di pene più dure dopo una serie di casi in cui bambini sono morti per abusi. Il numero di segnalazioni di abusi sui minori aumenta ogni anno, essendo quasi triplicato da 11.700 nel 2015 a 30.000 nel 2019. Il ddl non è stato tuttavia approvato all'unanimità. Tra i 254 parlamentari che hanno partecipato alla plenaria, 252 hanno votato a favore, uno ha votato contro e uno si è astenuto. Il deputato Kim Woong, del principale partito d'opposizione People Power Party, ha votato contro il disegno di legge, dicendo: "Casi tragici come quello di Jeong-in non saranno risolti semplicemente aumentando la pena". I criminali commettono le loro azioni anche se conoscono le conseguenze, ha sostenuto l'ex procuratore. Kim ha attribuito la morte di Jeong-in alla negligenza nei doveri e a violazioni dei regolamenti da parte della polizia, affermando che il cosiddetto Jeong-in Act non dispone di alcun meccanismo per affrontare questi problemi. (Fonti: The Korea Herald, 28/02/2012)
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