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Syed Suhail Syed Zin (sin) e l'avvocato M Ravi |
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SINGAPORE: ‘NO’ AL RIESAME DEL CASO DI UN CONDANNATO A MORTE
22 ottobre 2020: La Corte d'Appello di Singapore il 16 ottobre 2020 ha respinto la domanda di un trafficante di droga nel braccio della morte affinché venga riesaminato il suo caso, ricordando ai consulenti della difesa di non chiedere più una revisione con leggerezza e senza basi ragionevoli, altrimenti dovranno affrontare sanzioni per abuso di procedimenti giudiziari. Syed Suhail Syed Zin, 44 anni, è stato condannato a morte nel 2015 con l'accusa di traffico di eroina e la sua impiccagione era stata fissata per il 18 settembre di quest'anno. L’esecuzione è stata sospesa all'ultimo minuto grazie all’intervento dell’avvocato difensore M Ravi. Ravi ha chiesto una revisione della decisione della Corte d’Appello del 2018 di confermare la condanna di Syed, richiesta tuttavia respinta dalla Corte. Nel prendere la decisione, il giudice d'appello Andrew Phang Boon Leong ha detto che Syed, tramite il suo avvocato, non ha fornito materiale sufficiente e che i giudici non sono convinti che ci sia stato un errore giudiziario nel procedimento penale. Il giudice Phang ha anche sottolineato che il processo di revisione non deve essere chiesto con leggerezza e che i legali della difesa sono tenuti a non avanzare argomenti privi di basi ragionevoli. Se lo fanno, rischiano di essere sanzionati per aver abusato del processo giudiziario. Ravi ha sostenuto durante una precedente udienza il mese scorso che il suo cliente abbia subito pregiudizio dal momento che le lettere scritte da Syed al suo avvocato venivano inoltrate dal servizio carcerario alla Procura. Ravi aveva chiesto che l'intero team dalla procura fosse escluso dal caso. Il giudice Phang ha replicato che l’avvocato ha fatto dichiarazioni su questo argomento senza presentare alcuna prova. (Fonti: CNA, 16/10/2020)
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