IRAN: MANO AMPUTATA PER FURTO
13 novembre 2019: Le autorità iraniane hanno amputato 4 dita a un uomo, non identificato, che era stato riconosciuto colpevole di furto. La notizia è stata riportata in inglese da Iran Human Rights, secondo cui il fatto sarebbe avvenuto nella prigione della città di Sari. IHR cita come fonte originaria della notizia Mizan Online, il sito filogovernativo considerato organo “ufficiale” del sistema giudiziario iraniano. Mizan ha pubblicato la notizia il 23 ottobre 2019, ma non è detto che questa sia anche la data in cui è avvenuta l’amputazione. Secondo Mizan, l’uomo è stato condannato ai sensi dell’articolo 201 del codice penale, ossia “furto”. Il furto rientra tra i 6 reati definiti “Hodud” (o Hudud), reati considerati “insindacabili” perché citati espressamente nel Corano e le cui pene sono severissime ed indiscutibili. I 6 reati Hudud sono: l’apostasia (Riddah), la fornicazione e l’adulterio (Zina), la falsa accusa di fornicazione e di adulterio (Qadf), il furto (Sariqa), il saccheggio a mano armata (Hiraba) e il bere alcolici (Shurb al Khamr). Questi sei reati sono considerati particolarmente gravi perché ritenuti molto pericolosi per il benessere e la pacifica coesistenza della Ummah Islamica nel suo complesso. L’art. 201 prevede che per una prima condanna per furto la punizione sia l’amputazione di 4 dita della mano destra, per una seconda condanna l’amputazione del piede sinistro, per una terza condanna l’ergastolo, e per una quarta condanna l’impiccagione. (Fonti: IHR, 25/10/2019)
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