EGITTO: 31 CONDANNE A MORTE PER L’OMICIDIO DEL PROCURATORE CAPO
17 giugno 2017: Un tribunale egiziano ha condannato a morte 31 persone per aver ucciso l'ex procuratore pubblico in un attacco-bomba contro la sua auto nel 2015, ha riferito la televisione statale egiziana. Gli imputati sono stati condannati per omicidio premeditato, associazione terroristica e possesso di armi ed esplosivi. Il tribunale ha inviato la sentenza al Gran Mufti, la più alta carica religiosa del Paese, che si pronuncia su tutte le condanne a morte preliminari. L'opinione del Mufti non è formalmente vincolante. L'ex procuratore pubblico Hisham Barakat morì per le ferite dopo un attacco con auto-bomba al Cairo il 29 giugno 2015. L’auto bomba colpì il convoglio di Barakat che stava lasciando la sua abitazione al Cairo. Gli imputati nel caso sono circa 67. Un gruppo poco conosciuto che si definisce "Resistenza Popolare di Giza" ha rivendicato la responsabilità dell'attacco. Prima dell'attacco, il gruppo affiliato allo Stato Islamico nel Sinai, noto come Ansar Beit al-Maqdis, aveva invitato i seguaci ad attaccare i giudici. Barakat fu nominato procuratore capo a seguito dell'allontanamento del presidente islamista Mohamed Morsi nel 2013. (Fonti: Xinhua, 17/06/2017)
|